Il racconto dei produttori

Agricolavinica: rispetto per l’ambiente e valorizzazione del territorio come punti fermi nella produzione di vino

Facebook
Email
LinkedIn

Com’è iniziata la vostra avventura/passione nel mondo del vino? 

Dalla volontà di valorizzare un territorio riportandolo a quella che, fino al secolo scorso, era l’attività predominante e per non lasciare le nostre colline all’abbandono.

Quali sono i vostri valori e la filosofia che vi guidano quotidianamente? 

Crediamo che il modo migliore di approcciarsi alla produzione vinicola sia attraverso un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, che ripaga con uve perfettamente sane, e attraverso un’enologia meno interventista possibile. Il nostro ruolo in tutto questo è quello di preservare la qualità che la natura ci offre, lasciando che sia essa a scandire i tempi.

Che tipi di vini producete? Quali sono le vostre etichette principali? 

Siamo storicamente un territorio di vini rossi, il cui principale è la Tintilia, tuttavia abbiamo puntato anche su dei vitigni bianchi internazionali quali Sauvignon e Riesling, con degli ottimi risultati.

Seguite particolari tecniche di produzione che contraddistinguono i vostri vini? 

Abbiamo un approccio molto artigianale e poche ma importanti regole: In vigna nessun diserbo o trattamento chimico, mentre in cantina nessuna aggiunta di coadiuvanti, stabilizzanti o lieviti selezionati. Tutti i nostri vini affinano in acciaio, materiale inerte che ci permette di mantenere freschezza e allo stesso tempo identità, varietale e territoriale, ai nostri vini.

In che modo il terroir influenza i vostri vini? 

I suoli clacareo-argillosi delle nostre colline danno corpo ed allo stesso tempo finezza ai nostri vini. L’altitudine ci permette invece di avere maturazioni più lente ed escursioni termiche importanti, che assicurano un corretto sviluppo aromatico delle uve.

Tradizione e innovazione: come bilanciate questi due aspetti? 

Per noi le innovazioni sono sempre ben accette, a patto che non snaturino il terroir e l’identità del territorio. Abbiamo un approccio molto tradizionale, ma allo stesso tempo siamo consapevoli di quanto l’innovazione sia fondamentale per migliorarci.

Ci sono nuove tecnologie o modalità che avete adottato di recente? 

La nostra introduzione più recente riguarda una stazione meteo utile soprattutto al monitoraggio in vigna, oltre ad una sensoristica satellitare che ci permette di organizzare al meglio le operazioni in vigna.

Offrite esperienze di degustazione in cantina? 

Si, sempre. Pensiamo che per trasmettere la meglio questo territorio sia fondamentale visitarlo.

Come cercate di coinvolgere attivamente i visitatori? 

Accompagnandoli a toccare con mano la realtà in cui nascono i nostri vini e cercando di comunicare al meglio la passione che mettiamo in tutto questo.

A che tipi di eventi partecipate?

Soprattutto a fiere di settore, sia nazionali che all’estero, oltre che a Borgo diVino in Tour, al quale è la seconda volta che partecipiamo.

Come reputate la vostra esperienza a Borgo diVino in tour? 

Molto positiva soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento degli appassionati locali.

Come vedete le attuali tendenze del mercato del vino? Ci sono nuovi sviluppi che influenzano la vostra produzione o strategia di marketing? 

Restiamo convinti che la genuinità e la qualità paghino sempre, e gli attuali spostamenti di mercato verso produzioni più attente e di alta qualità ci danno ragione.

Quali sono i vostri progetti futuri? Ci sono nuove etichette, varietà di uva o iniziative che state pianificando? 

Stiamo lavorando a delle spumantizzazioni senza aggiunta di zuccheri esogeni in fase di tiraggio, quindi aggiungendo solamente mosto fresco al vino base, con dei risultati molto interessanti. Un’altra costante ricerca che portiamo avanti è sulla Tintilia, sulla quale non smettiamo mai di sperimentare per poterla valorizzare al massimo.

Leggi altri articoli

Indice dei contenuti