Il racconto dei produttori

Colle Ciocco: dal 1870 una storia di tradizione nei vini di Montefalco

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Quando avete capito che il vino sarebbe diventato una parte importante della vostra vita?

Sin dal 1870 nella nostra casa l’uva diventava vino e nei documenti dell’epoca eravamo annoverati come produttori di vino di Montefalco.

Quali sono i vostri valori e la filosofia che vi guidano quotidianamente? 

Da oltre un secolo la sostenibilità ha orientato il lavoro attento ed appassionato della famiglia Spacchetti. Seguendo gli insegnamenti di nonno Settimio le pratiche in vigna dipendono dall’osservazione delle fasi lunari e del foliage. Il lavoro costante ed attento del gruppo di lavoro e le piccole dimensioni della tenuta garantiscono una relazione costante tra l’uomo e la vite.

Che tipi di vini producete? Quali sono le vostre etichette principali?

Montefalco Sagrantino secco e passito Docg, Montefalco Rosso DOC, Montefalco Bianco Doc, Montefalco Grechetto “Clarignano” Doc, Spoleto Trebbiano Spoletino “Tempestivo” Doc, vino rosato “Brixio” e dal 2023 il “Dolce Antico” vino bianco passito da uve autoctone.

Seguite particolari tecniche di produzione che contraddistinguono i vostri vini? 

Coltivazione sostenibile.

In che modo il terroir influenza i vostri vini? 

Nelle nostre vigne, su un terreno ben drenato, argilloso e ricco di scheletro, esposte a est-sud ovest coltiviamo l’uva di Sagrantino. Questo vino intenso di colore, ricco di corpo, esprime complessità, acidità e longevità.

Tradizione e innovazione: come bilanciate questi due aspetti? 

Conservando la tradizione dell’azienda ci si avvale delle nuove tecnologie allo scopo di migliorare il prodotto finito.

Ci sono nuove tecnologie o modalità che avete adottato di recente? 

Abbiamo trasformato la potatura delle vigne da “Cordone speronato” a “Guyot”, la raccolta viene fatta a mano senza uso di macchine vendemmiatrici. Usiamo nuove tecnologie per la fermentazione quale le temperature controllate nelle vasche refrigeranti, i rimontaggi automatici e all’occorrenza manuali, torchiature con macchina pneumatica.

Offrite esperienze di degustazione in cantina? 

Facciamo accoglienza con degustazioni dei vini in abbinamento a prodotti tipici.

Come cercate di coinvolgere attivamente i visitatori? 

Visite in cantina e spiegazione delle varie fasi di produzione del vino.

Come vedete le attuali tendenze del mercato del vino? Ci sono nuovi sviluppi che influenzano la vostra produzione o strategia di marketing? 

Cerchiamo di migliorare il prodotto poiché i mercati esteri in particolare sono sempre più interessati a vini di qualità e autoctoni. Questo è l’indirizzo di marketing che vogliamo perseguire.

Quali sono i vostri progetti futuri? Ci sono nuove etichette, varietà di uva o iniziative che state pianificando? 

Il “Dolce Antico“ rappresenta la nostra nuova etichetta, si tratta di un  vino bianco passito da uve autoctone.

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