Com’è iniziata la vostra avventura/passione nel mondo del vino?
La nostra è un’avventura che viene tramandata da 3 generazioni: a partire dal 1967 il nonno Pino impianta i primi vigneti di Primitivo, nel corso degli anni l’Azienda Agricola di famiglia è consolidata dal figlio Massimo. Nel 2022, Giuseppe Rossetti, apprendendo la passione per la viticoltura tramandata dal padre Massimo e dal nonno Pino, dona un’ulteriore valore all’azienda avviando la trasformazione delle uve di propria produzione e identificando un nuovo stile di Primitivo.
Quali sono i vostri valori e la filosofia che vi guidano quotidianamente?
L’autenticità dei nostri vini è il valore cardine che riunisce ogni persona che partecipa al progetto di Cantine Rossetti. Il nostro vino autentico è la migliore rappresentazione del nostro territorio e della nostra cultura. Ogni grappolo è vinificato per far emozionare il degustatore, portandolo a vivere quella che noi definiamo “Primitivo experience” ovvero una visione completa dei profumi di un territorio e della sotria dei viticoltori che ci hanno preceduto.
Che tipi di vini producete? Quali sono le vostre etichette principali?
Cantine Rossetti rappresenta un nuovo progetto avviato dal giovane enologo Giuseppe Rossetti. Attualmente i vini in produzione sono due: un Primitivo IGP Salento che vuole definire un nuovo stile di Primitivo e un Maresco IGP Puglia che rappresenta la valorizzazione del territorio e dei vitigni autoctoni pugliesi.
Seguite particolari tecniche di produzione che contraddistinguono i vostri vini
L’esperienza e la formazione dell’enologo Giuseppe Rossetti garantiscono l’impiego di tecniche produttive sostenibili e che preservino la qualità dei nostri grappoli. Il costante monitoraggio della fermentazione e dell’affinamento dei nostri vini ci permette di individuare in ogni annata il giusto equilibrio e l’esaltazione dei profumi.
In che modo il terroir influenza i vostri vini?
Per Cantine Rossetti esiste un fortissimo legame tra terroir e vino, lo stesso legame che ci permette di esaltare l’autenticità delle nostre bottiglie. L’applicazione di pratiche agronomiche utili a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, in associazione ad un’attenta analisi degli equilibri fisiologici delle piante ci permettono di raggiungere il giusto livello di maturazione delle uve.
Tradizione e innovazione: come bilanciate questi due aspetti?
La tradizione rappresenta l’esperienza e la qualità, frutto di una lunga storia viticola. L’innovazione rappresenta la novità e la cultura, frutto della passione e dell’energia del giovane enologo Giuseppe Rossetti che è costantemente alla ricerca di nuove idee e tecniche per garantire una produzione sostenibile e altamente qualitativa. Questi due elementi, la tradizione e l’innovazione, si vanno a compensare l’un l’altro rispettando quindi la storia del territorio ma declinando gli aspetti produttivi con una logica più moderna.
Ci sono nuove tecnologie o modalità che avete adottato di recente?
Un’intensa attività di sperimentazione è condotta all’interno dei nostri vigneti, utile a trovare tecniche agronomiche che ci consentano di mitigare gli effetti del cambiamento climatico. In tal senso, si sta procedendo a individuare la giusta intensità di defogliazione nel periodo pre-fioritura in combinazione all’applicazione di materiali minerali, completamente naturali, utili a ridurre la temperatura fogliare e preservare i profumi delle nostre uve.
Offrite esperienze di degustazione in cantina?
Attualmente il nostro stabilimento produttivo è in fase di costruzione, quindi vi chiediamo se è possibile omettere questo punto.
Come cercate di coinvolgere attivamente i visitatori?
Crediamo fortemente che per far vivere a pieno ogni sorso del nostro vino il degustatore debba immedesimarsi all’interno dei nostri vigneti. Per far vivere al meglio la nostra Primitivo experience diamo la possibilità ai nostri visitatori di effettuare delle degustazione direttamente all’interno dei nostri vigneti.
Come vedete le attuali tendenze del mercato del vino? Ci sono nuovi sviluppi che influenzano la vostra produzione o strategia di marketing?
Le attuali tendenze di mercato non rappresentando uno scenario confortante per gli operatori, tuttavia la nostra è una piccola realtà con un numero limitato di bottiglie e una qualità massima del vino. Questo, oggi come non mai, è un elemento molto apprezzato dal consumatore che ci permette di poter far conoscere il nostro vino in giro per il mondo.
Quali sono i vostri progetti futuri? Ci sono nuove etichette, varietà di uva o iniziative che state pianificando?
I progetti futuri sono tanti, e anche molto ambiziosi. L’enologo Giuseppe Rossetti a soli 25 anni gestisce una cantina che vuole rappresentare un punto di riferimento per il territorio e per i giovani che vogliono avvicinarsi all’agricoltura. Nei prossimi mesi presenteremo le nostre nuove etichette ma per adesso non vogliamo anticiparvi nulla, siamo certi che sarà una piacevole scoperta!