Com’è iniziata la vostra avventura/passione nel mondo del vino?
La nostra storia ha radici profonde: nasce negli anni ’50, quando la famiglia ha iniziato a coltivare la vite con passione e rispetto per la terra. Da allora, il legame con il territorio è cresciuto, così come l’ambizione di esprimere il meglio dei Colli Orientali del Friuli attraverso il vino.
Quali sono i vostri valori e la filosofia che vi guidano quotidianamente?
Sostenibilità, qualità e identità territoriale. Crediamo in un’agricoltura rispettosa della natura, in un approccio artigianale e in una continua ricerca dell’eccellenza, senza mai perdere il contatto con le nostre radici contadine.
Che tipi di vini producete? Quali sono le vostre etichette principali?
Produciamo vini da vitigni autoctoni e internazionali, in particolare Friulano, Ribolla Gialla, Sauvignon, Picolit, Refosco, Schioppettino. Le nostre linee principali sono i cru aziendali e la selezione varietale Martagona. Completano la produzione uno spumante Charmat lungo e progetti speciali come vermut e grappa.
Seguite particolari tecniche di produzione che contraddistinguono i vostri vini?
In vigna adottiamo metodi di agricoltura integrata e pratiche a basso impatto ambientale. In cantina riduciamo al minimo l’intervento, privilegiando fermentazioni naturali e lunghi affinamenti sulle fecce fini.
In che modo il terroir influenza i vostri vini?
I nostri vigneti si trovano in aree collinari di straordinaria biodiversità. Suoli ricchi di minerali, altitudini variabili e microclimi ideali ci permettono di produrre vini eleganti, longevi, con spiccata identità territoriale.
Tradizione e innovazione: come bilanciate questi due aspetti?
Onoriamo la tradizione coltivando vecchie vigne e valorizzando i vitigni autoctoni, ma investiamo costantemente in innovazione, sia in cantina che in vigna. Il nostro obiettivo è evolvere senza snaturare il nostro stile.
Ci sono nuove tecnologie o modalità che avete adottato di recente?
Abbiamo costruito una nuova cantina moderna e sostenibile, dotata di impianti a basso consumo, fotovoltaico e caldaia a cippato. In vigneto sperimentiamo microvinificazioni e nuove tecniche agronomiche su piccole parcelle.
Offrite esperienze di degustazione in cantina?
Sì, accogliamo gli ospiti con visite guidate ai vigneti e alla cantina, con degustazioni dedicate ai nostri vini. L’obiettivo è raccontare il territorio attraverso l’esperienza diretta.
Come cercate di coinvolgere attivamente i visitatori?
Oltre alla degustazione, proponiamo momenti conviviali, eventi culturali, collaborazioni con chef locali e percorsi sensoriali che uniscono vino, paesaggio e storia.
A che tipi di eventi partecipate? E come reputate la vostra esperienza a Borgo diVino in tour?
Partecipiamo a eventi di settore, fiere internazionali e manifestazioni enoturistiche come Borgo diVino in tour, che ci offre un’opportunità per far conoscere i nostri vini a un pubblico ampio e curioso.
Borgo diVino è stata un’esperienza molto positiva: ci ha permesso di raccontarci in un contesto rilassato e coinvolgente, incontrando appassionati e operatori in un clima di festa.
Come vedete le attuali tendenze del mercato del vino? Ci sono nuovi sviluppi che influenzano la vostra produzione o strategia di marketing?
Cresce la sensibilità verso la sostenibilità, i vini autentici e le produzioni artigianali. Abbiamo scelto di rafforzare la nostra identità attraverso comunicazione trasparente e valorizzazione dei vitigni autoctoni.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Stiamo sviluppando nuovi cru da blend autoctoni e lavorando su un Metodo Classico con lungo affinamento. Vogliamo continuare a innovare, rispettando il ritmo della natura e mantenendo alta la qualità.