Il racconto dei produttori

Historia Antiqua: cinquant’anni di tradizione e innovazione nel cuore dell’Irpinia

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Quali sono state le motivazioni e le sfide iniziali nell’avviare l’attività di produzione vinicola nel cuore dell’Irpinia?

Cinquant’anni fa Michele Cornacchia e Margherita De Iorio avviarono la loro attività di produzione delle più pregiate varietà di uve nel cuore dell’Irpinia, in Campania, selezionando vigneti posizionati nei siti più rinomati e dalle eccezionali qualità pedoclimatiche per una estensione attuale di circa 45 ettari, impiantati a uve di Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Coda di Volpe, Falanghina e Aglianico da cui trarre il prestigioso Taurasi. Nacque a metà degli anni novanta la prima esperienza di produzione diretta che portò i vini di Margherita De Iorio ai vertici della rinomata enologia irpina. Oggi l’azienda a carattere familiare è seguita dalla saggezza di Margherita De Iorio affiancata dai due figli Alfonsina e Carmine Cornacchia che si avvalgono della consulenza agronomica ed enologica del dott. Francesco Martusciello.

Quali sono i principali prodotti di Historia Antiqua e come si sono evoluti nel tempo?

Dall’esperienza partita nel 1969 nasce nel 2006 il marchio HISTORIA ANTIQUA. Per ottimizzare le sinergie delle aziende della famiglia Cornacchia, nel 2006 nasce il Consorzio Historia Antiqua che ingloba gli altri marchi: l’attività vivaistica (Vivai Ciccarella srl), le attività di investimenti, strategie commerciali, immobiliari e marketing (House Project srl) e l’attività di produzione di pregiatissimi vini, di raffinatissime grappe, di un olio extra vergine in quantità limitata e di uno spumante Brut bianco e Rosato (HAQ) da uve Aglianico. L’azienda ogni anno risulta vincitrice di prestigiosi premi nazionali ed internazionali.

In che modo Historia Antiqua integra il concetto di biodiversità nella sua produzione e quali sono le principali varietà di uva coltivate?

Il nostro progetto aziendale ha l’obiettivo di sviluppare il concetto di biodiversità identificando vino e territorio, utilizzando metodi naturali che comportano soprattutto per i rossi una maturazione dei tannini data esclusivamente dagli anni di invecchiamento. I vini Historia Antiqua sono l’espressione del territorio e, con l’obiettivo di favorire le caratteristiche aromatiche varietali e, attraverso le tecniche di vinificazione, in funzione dell’uva, ottimizzare il potenziale di affinamento e invecchiamento dei vini. Le varietà di uva che coltiviamo in azienda sono: Irpinia Coda di Volpe, Falanghina Irpinia, Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Aglianico nella versione Taurasi Docg e Aglianico Doc. I vigneti dell’azienda sono situati nel cuore della verde e pura Irpinia, vengono amorevolmente curati dai nostri operai che alternano l’attività vivaistica a quella delle vigne.

Ci sono nuove tecnologie o modalità che avete adottato di recente?

L’azienda come sopra descritto ha una lunga storia di tradizioni, ma non per questo non utilizza nuove tecnologie che rendono i vini sempre di qualità maggiore. Ma il principio fondamentale è dato dal legame fra noi e la nostra terra, tutta la nostra produzione vinicola deriva direttamente dai nostri vigneti dove inizia il vero percorso di qualità dei nostri prodotti. Un’azienda quasi tutta al femminile che vive da tre generazioni raccontando una storia di donne legate alla famiglia, alla vigna ed alle tradizioni senza però mai dimenticare di guardare al futuro. Le nuove tecnologie consistono prevalentemente nell’utilizzo di prodotti sia in cantina che in vigna, sempre più confacenti all’aspetto naturale ed ecologico, senza però dimenticare che un buon vino è quello che una volta bevuto non provoca “Mal di testa”

Offrite esperienze di degustazione in cantina?

Noi organizziamo degustazioni in azienda con visita ai vigneti e successiva degustazione dei nostri vini. I visitatori vengono coinvolti fattivamente attraverso la visita ai vigneti con il nostro vignaiolo ed il nostro enologo, che successivamente li seguono in cantina nella degustazione guidata dei vini anche alla nostra presenza, a cui vengono abbinati anche prodotti del territorio.

Quali sono i vostri progetti futuri? Ci sono nuove etichette, varietà di uva o iniziative che state pianificando?

Purtroppo vediamo il mercato del vino in un periodo di grande inflessione per cui la nostra strategia consiste nel dare sempre vini dio maggiore qualità. Nella prossima vendemmia verranno realizzati solo quattro o cinque vini molto importanti DOCG e DOC, lasciando da parte la linea IGT. E’ un progetto ambizioso nel quale crediamo e nel quale stiamo profondendo i nostri sforzi, in un momento, dove, come già detto, il vino non rappresenta un elemento con un grande ritorno, ma siamo sicuri che i sacrifici, come da tre generazioni, daranno i loro frutti.

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