Il racconto dei produttori

Dialoghi in vigna: l’arte del vino biologico con Vigna Cunial

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Alla scoperta dei migliori vini dell’Emilia Romagna

Nel cuore dell’affascinante panorama vinicolo dell’Emilia Romagna,  l’azienda vitivinicola Vigna Cunial emerge nel settore della viticoltura biodinamica. Questa azienda, a conduzione familiare, incarna un equilibrio perfetto tra tradizione enologica e innovazione sostenibile. Con tecniche di coltivazione che rispettano profondamente la natura circostante, Vigna Cunial produce vini che sono più che semplici bevande: ogni calice è un’esperienza sensoriale unica.

In questa intervista, Vigna Cunial ci svela i segreti di questo gioiello emiliano, offrendo un’intervista esclusiva che narra la sua storia e filosofia.

Come nasce la vostra passione per la produzione di vino?

La passione per il vino è da sempre presente nel sangue di Gianmaria, che crea le basi nei primi anni 2000 dell’attuale azienda vitivinicola. Con la certificazione biologica sin dalla nascita di Vigna Cunial, l’obiettivo è sempre stato quello di preservare l’armonia microbiologica dei terreni, rispettando le forme di vita e seguendo i ritmi della natura.

Quali sono i vostri valori e la filosofia che vi guidano quotidianamente?

La vigna, il vigneron ed il rispetto della biodiversità sono i cardini su cui poggia il nostro impegno quotidiano. Per noi il vino deve essere “fatto in vigna”; il lavoro in cantina serve come mezzo di espressione di ciò che già ci offre il grappolo d’uva.

Che tipi di vini producete? Quali sono le vostre etichette principali?

La nostra produzione muove da spumanti metodo Martinotti cosiddetti “lunghi” (a partire dai 12 mesi di affinamento sui lieviti in autoclave) sino ai rossi fermi invecchiati in barrique di rovere. Dal 2007 l’Azienda sta portando avanti un importante progetto di recupero della Malvasia antica di Parma. Dapprima noto come “Malvasia odorosissima” è stato ribattezzato “Malvasia Casalini” in onore del Sig. Casalini, custode di alcuni vecchissimi esemplari. La “Malvasia Casalini” si distingue dalle altre malvasie per gli ottimi risultati ottenuti durante il processo di vinificazione, il cui apice viene raggiunto con la spumantizzazione.
Citiamo tra i rossi la nostra Barbera (al femminile, siamo in Emilia!), che è il nostro cavallo di battaglia, cui la lunga sosta in acciaio e i numerosi travasi permettono la chiarifica e decantazione naturale del vino senza l’utilizzo di additivi e coadiuvanti.

Seguite particolari tecniche di produzione che contraddistinguono i vostri vini?

Siamo ormai da diversi anni membri di Vi.Te. (Vignaioli e Territori), associazione di produttori che raggruppa le cantine che seguono l’etica di produzione del vino naturale. Per farla breve, oltre a seguire il disciplinare della produzione biologica, in cantina il vino viene prodotto solo con uva biologica raccolta a mano e l’aggiunta di pochissima solforosa.

In che modo il terroir influenza i vostri vini?

Prima della messa a dimora del vigneto abbiamo scelto -studiando la tipologia del terreno, dell’esposizione solare e delle pendenze- le migliori cultivar che entrassero in armonia con la nostra vallata. Su tali fondamenta si aggiunge -quale elemento distintivo- l’impegno quotidiano che mettiamo nella cura del vigneto. Infine, grazie alle fermentazioni spontanee ad opera dei lieviti indigeni, naturalmente presenti sulle bucce degli acini, si esalta in ciascuna bottiglia l’unicità e la biodiversità di ciascuno dei nostri appezzamenti, riflessa nella componente temporale -ogni annata è differente- e di quella varietale.

Tradizione e innovazione: come bilanciate questi due aspetti?

La produzione di vino naturale deve essere armonia tra la tradizione e l’innovazione. Il bilanciamento di questi due aspetti avviene attraverso una profonda comprensione delle metodologie tradizionali e della filosofia del vino naturale, che pone l’accento sull’assenza di un intervento chimico e sul rapporto diretto con il grappolo d’uva. L’innovazione entra in gioco nel migliorare le pratiche agricole, nell’utilizzo rigoroso di consolidate tecniche di vinificazione e nel controllo della qualità, mantenendo però sempre al centro il rispetto per l’ambiente e la biodiversità.

Ci sono nuove tecnologie o modalità che avete adottato di recente?

È in corso un progetto di rinnovamento delle modalità di allevamento delle viti e di gestione dei filari al fine di arrivare nel corso del primo semestre del 2024 a raggiungere l’obiettivo di azienda biologica rigenerativa

Offrite esperienze di degustazione in cantina?

Offriamo attività di enoturismo, comprensive di visite al vigneto ed alla cantina e degustazioni guidate delle nostre etichette. Offriamo anche un Wine Game di degustazione alla cieca per attività di Team Building. Durante il periodo estivo, abbiamo due volte alla settimana i nostri Aperitivi in Vigna ed un programma di concerti Jazz “Jazz in Vigna” diretto dal sassofonista Gabriele Fava, con le migliori band emergenti locali.

Come cercate di coinvolgere attivamente i visitatori?

Le visite e degustazioni vengono guidate direttamente dalla famiglia Cunial, in modo che sia la nostra narrazione a trasmettere la passione e l’impegno che viene profuso -con un lavoro quotidiano- nelle nostre etichette. Dalla nostra abbiamo inoltre la fortuna di avere un paesaggio incontaminato delle nostre vallate, difficile da dimenticare.

A quali tipi di eventi partecipate? 

Partecipiamo a diversi eventi incentrati sul vino naturale, a Fornovo Taro e a Milano, nonché alcune manifestazioni in ambito locale, tra cui Borgo diVino in tour che si è tenuto a Brisighella.

Come reputate la vostra esperienza a Borgo diVino in tour?

La nostra esperienza è stata molto positiva. Abbiamo potuto apprezzare il luogo molto suggestivo (sono pur sempre i Borghi più belli d’Italia), un’organizzazione rodata e efficace ed una partecipazione del pubblico molto sopra le aspettative. Siamo molto curiosi di vedere l’implementazione della App per la condivisione dell’esperienza di degustazione da parte dei partecipanti alla manifestazione.

Come vedete le attuali tendenze del mercato del vino? Ci sono nuovi sviluppi che influenzano la vostra produzione o strategia di marketing?

Le tendenze di oggi sono per un consumo più parco e consapevole, con un’attenzione marcata alla sostenibilità e l’impatto ambientale. Vigna Cunial si muove da sempre in questa ottica.
A partire dal primo semestre del 2024 riceveremo la certificazione di produttore da agricoltura biologica rigenerativa da parte del Rodale Institute, che valorizzerà ulteriormente la nostra attenzione verso la biodiversità ed il rispetto dell’ambiente.

Quali sono i vostri progetti futuri? Ci sono nuove etichette, varietà di uva o iniziative che state pianificando?

Stiamo lavorando insieme all’illustratrice Cecilia Ferri sulla nuova linea di etichette che verrà utilizzata sui nuovi imbottigliamenti a partire dal 2024. Senza fare troppi spoiler, sarà legata ai nostri tre vigneti.
Sul fronte viticolo, stiamo portando avanti il progetto di recupero della “Malvasia Casalini” ed altri vitigni autoctoni, con nuovi impianti che andranno in produzione nei prossimi anni.
Stiamo inoltre affinando la nostra produzione di metodo classico, che verrà perfezionata nel corso della prossima annata.

Informazioni utili su Vigna Cunial

Indirizzo: Via Valtermina, 52/a, 43029 Traversetolo, provincia di Parma

Telefono: 348 289 1900

Sito web: www.vignacunial.it

Facebook: www.facebook.com/VignaCunial

Instagram: www.instagram.com/vignacunial/

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