Il racconto dei produttori

Radici profonde e sguardi al futuro con Tenute Zichichi

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Com’è iniziata la vostra avventura/passione nel mondo del vino?

Tenute Zichichi è un’azienda vitivinicola a conduzione familiare situata nel cuore delle distese agricole di Fulgatore, in provincia di Trapani. Una famiglia impegnata da sempre nella coltivazione della vite, che in questo territorio si è tramandata e consolidata nei secoli. La notevole passione per il settore ha determinato la costituzione di Tenute Zichichi negli anni ‘90 da parte di Giovan Battista con il supporto del figlio Salvatore, che, con impegno e dedizione, valori tramandati sapientemente dal padre, oggi ricopre il ruolo di Enologo. L’azienda è costituita da circa 30 Ha coltivati in regime biologico, prevalentemente a vigneto con varietà autoctone quali Catarratto, Zibibbo, Grillo, Nero d’Avola, e varietà alloctone quali Viognier, Sauvignon Blanc, Syrah. Il mondo del vino conquista Salvatore sin dai banchi di scuola, quando frequentando l’istituto agrario, è spinto da una irrefrenabile voglia di conoscenza che lo porterà a conseguire la laurea in viticoltura ed enologia a Conegliano Veneto. Il supporto del padre Giovan Battista e di tutta la sua famiglia, gli consente di proseguire per la sua strada, affrontando importanti esperienze lavorative all’estero (Australia, Cile e Argentina), che lo formeranno umanamente e professionalmente, ma è il richiamo della sua terra che lo fa rientrare in Sicilia, dove può dedicarsi alla conduzione dell’azienda di famiglia con senso di responsabilità e crescita professionale.

Quali sono i vostri valori e la filosofia che vi guidano quotidianamente?

La passione per il mondo del vino è la forza motrice che ci guida quotidianamente nell’affrontare le sfide che si presentano. Il lavoro in campagna non si ferma mai e con esso la volontà di crescita, innovazione, confronto, amore per il territorio. Tanti sono i sacrifici, come tanta è la soddisfazione dei risultati ottenuti e l’entusiasmo che mettiamo nel nostro lavoro. Quando trascorriamo intere giornate sotto al sole o alle intemperie, avendo fatto fronte agli imprevisti del mestiere, e la sera torniamo a casa stanchi e doloranti, in realtà non lo siamo mai fino in fondo. Anche se il nostro fisico ci chiede riposo, la nostra mente è sempre attiva e durante la cena, davanti a un buon bicchiere di vino, programmiamo il lavoro del giorno dopo e di quelli a venire. Questa forza travolgente ci fa andare avanti giorno dopo giorno, ci fa apprezzare il nostro lavoro anche nei momenti di sconforto. Ed è così che tutto quello che facciamo diventa un gioco, in cui l’obiettivo principale è quello di trasferire in un calice di vino tutta la passione che ci unisce, tramandando il senso di appartenenza al territorio.

Che tipi di vino producete? Quali sono le vostre etichette principali?

Tenute Zichichi è un’azienda che coltiva in regime biologico, attenta alle tematiche di sostenibilità ambientale e produce vini rossi e bianchi. Sono impiantati vigneti con varietà autoctone a bacca bianca quali Catarratto, Zibibbo, Grillo, e bacca nera come il Nero d’Avola, ma ci sono anche varietà alloctone a bacca bianca quali Viognier, Sauvignon Blanc, e a bacca nera come il Syrah. Le nostre etichette principali sono Zephyrum Nero d’Avola, Zephyrum Grillo, Zephyrum Syrah e Zephyrum Zibibbo. Il Nero d’Avola dai sentori di frutti rossi come ciliegia, more e mirtilli, rotondo al palato, persistente con richiami di liquirizia e vaniglia. Il Grillo invece come un vino vivace, fresco, fruttato con note agrumate e sentori di frutti tropicali (ananas, frutto della passione e mango), al palato molto sapido e persistente. Il Syrah è caratterizzato da un colore rosso intenso, dai sentori di viola, frutti rossi, con espressione tipica speziata, dotato di persistenza e rotondità. Infine lo Zibibbo secco, audace con sentori floreali tra i quali spiccano le note di gelsomino, molto fruttato con sentori di frutti tropicali, melone, lime e miele, piacevolissimo al palato per la sua aromaticità, freschezza e persistenza. Zephyrum è un’etichetta che rievoca la personificazione del vento nella mitologia greca, una brezza leggera che soffia su Trapani e sul territorio agroericino.

Seguite particolari tecniche di produzione che contraddistinguono i vostri vini?

Da quasi 10 anni coltiviamo in regime di agricoltura biologica, i nostri vini si contraddistinguono per l’attenzione che riponiamo nelle tecniche agronomiche, che riguardano la coltivazione e la gestione del vigneto, con minime lavorazioni del suolo, potatura a guyot, con una carica gemmaria inferiore a 10 gemme per ceppo, con densità d’impianto di 4400 ceppi/Ha, al fine di assicurare una bassa produzione di grappoli per pianta e una maggiore concentrazione delle componenti aromatiche e fenoliche. Tutto ciò si traduce in vini unici e irripetibili di anno in anno.

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In che modo il terroir influenza i vostri vini?

Partendo dal presupposto che il vino lo si progetta in vigna, con particolare attenzione seguiamo l’evoluzione dei nostri vini, avendo cura di mantenere l’integrità delle caratteristiche aromatiche originarie del vitigno d’appartenenza, tutelando gli aspetti fruttati e la freschezza. Ciò che conta davvero è l’insieme delle cure dedicate affinché ogni varietà affronti il suo sviluppo in modo corretto, per avere frutti sani e integri che assicurino un buon corredo varietale. Ci impegniamo costantemente alla cura dei nostri vigneti, conferendo tutti i criteri che contribuiscono alla tipicità di un vino. Pratichiamo l’irrigazione d’emergenza, indispensabile per tutelare la vite e la qualità delle uve, apportiamo nutrimento in azoto e carbonio con la pratica del sovescio, per tutelare e preservare la fertilità dei nostri terreni. Con dedizione e passione ci prendiamo cura di ogni singolo grappolo per consentire ai nostri winelovers di scoprire l’autenticità dei vitigni e del terroir agroericino.

Tradizione e innovazione: come bilanciate questi due aspetti?

Esperienza e confronto. Queste sono le parole chiave che ci indirizzano verso un futuro in crescita e ricco di prospettive. L’esperienza “tradizione” maturata da Giovan Battista e l’esperienza “innovazione” acquisita da Salvatore, si incontrano in diversi momenti di confronto tra i due attori principali di Tenute Zichichi, sposando la stessa causa comune: innovare la tradizione! Il confronto ci permette di bilanciare questi due aspetti, il parere di ognuno di noi, scaturito da esperienze lavorative personali, apporta un valore aggiunto incredibile, che ci consente di pianificare più facilmente tutte le fasi operative con il raggiungimento di un obiettivo comune: la qualità del prodotto finito! Certamente non mancano i dissidi, però se uno di noi due è convinto di andare verso una direzione, l’altro lo supporta con entusiasmo e senso del dovere, accettando i consigli e facendone tesoro.  

Ci sono nuove tecnologie o modalità che avete adottato di recente?

Sì, grazie alla possibilità di accedere ai finanziamenti europei, stiamo valutando la possibilità di acquisire nuovi materiali e metodi per la gestione dei vigneti. Infatti, ci stiamo approcciando alle nuove tecnologie previste dai modelli di agricoltura di precisione, che ci consentirebbero di ottimizzare le operazioni colturali, fertilizzare laddove sia necessario sposando quindi modelli di lotta integrata. Prevediamo di acquistare sistemi agrometeorologici che aiutano a prevedere i momenti ottimali per intervenire contro le fisiopatie, che fisiologicamente minacciano le colture, riducendo al minimo il numero dei trattamenti.

Offrite esperienze di degustazione in cantina?

Attualmente non disponiamo di una nostra cantina, vinifichiamo le nostre uve presso terzi, per cui le esperienze di degustazione le offriamo ai nostri clienti/visitatori presso una struttura dedicata all’attività di accoglienza ed enoturismo. 

Come cercate di coinvolgere attivamente i visitatori?

Da diversi anni operiamo nel settore dell’enoturismo ed hospitality. Abbiamo acquistato una piccola casetta ubicata sul versante nord del monte Erice, che offre ai visitatori un panorama mozzafiato rivolto in direzione di Trapani e delle isole Egadi. La struttura è contornata da vigneto di nuovo impianto e chiunque voglia pernottare o semplicemente degustare i nostri vini e i nostri prodotti, è sempre accolto con l’entusiasmo che ci contraddistingue. Investiamo il nostro tempo nella creazione di rapporti umani, diversi infatti sono i visitatori con cui siamo rimasti in contatto e questo aspetto ci riempie di orgoglio. Offriamo loro visite e passeggiate in vigneto e oliveto, racconti e aneddoti del nostro lavoro e li coccoliamo “facendoli sentire a casa”.

A che tipi di eventi partecipate?

Abbiamo partecipato a diverse rassegne enologiche e altri eventi organizzati sul territorio. Nel corso di queste rassegne siamo stati più volte premiati, e abbiamo percepito gradevolezza da parte dei consumatori, il che conferma la costanza e l’impegno nel nostro lavoro. Ci promettiamo, grazie a questi eventi, di fortificare il nostro percorso di crescita, cogliendo e analizzando tutti i punti di forza e debolezza.

Come vedete le attuali tendenze del mercato del vino? Ci sono nuovi sviluppi che influenzano la vostra produzione o strategia di marketing?

Inutile negare che il mercato del vino stia vivendo un periodo non semplice e di forti cambiamenti, nel quale è indispensabile individuare nuove soluzioni e strategie di marketing. L’aumento del costi di produzione e l’instabilità in cui verte il settore agricolo non sono confortanti. Tuttavia siamo convinti che l’Italia sia un paese culturalmente legato al mondo del vino e che affonda le sue radici nel settore enologico. Questo legame consolidato con la tradizione ci rassicura. Abbiamo visto che la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente sono diventati una tendenza vinicola sempre più importante. Le forze del cambiamento climatico e della digitalizzazione stanno lasciando il segno su questa antica arte produttiva, che sta diventando sempre più guidata dai rapporti telematici e social. Sono nati nuovi trend di consumo come i vini artigianali, il consumatore preferisce vini beverini e frizzanti, poco strutturati, così come abbiamo notato che negli ultimi decenni sono sempre in crescita gli appassionati al mondo del vino, che cercano esperienze degustative che gli consentano di assaggiare con qualità e consapevolezza. Sono attenti alle etichette e ai metodi di produzione. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la comunicazione e le strategie di vendita, ricorrere a packaging sostenibile, non smettere mai di confrontarci con colleghi, esperti del settore e nuovi sbocchi di mercato.

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Quali sono i vostri progetti futuri? Ci sono nuove etichette, varietà di uva o iniziative che state pianificando?

Le idee future riguardano la produzione di Sauvignon Blanc in purezza ottenuto esclusivamente dalle uve prodotte in Erice, la realizzazione di spumanti metodo classico e di un vino frizzante aromatico, che incontri un ampio target di consumatori. Vogliamo inoltre, produrre un vino per ogni varietà di uva coltivata, che consenta ai consumatori di conoscere l’esclusività del vino contestualizzato nel nostro terroir. Tra i progetti risiede anche la volontà di realizzare una struttura finalizzata alla vinificazione delle nostre uve e all’accoglienza dei visitatori, che ci permetterebbe così di chiudere la filiera e avvicinare i winelovers al contesto produttivo.

Informazioni utili su Tenute Zichichi: 

Indirizzo: C/da Ballata, 91016 Erice (TP)

Telefono: +39 349 540 5210

Email: tenutezichichi@gmail.com

Facebook: www.facebook.com/TenuteZichichi/

Instagram: www.instagram.com/tenutezichichi/

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